sabato 9 febbraio 2008

Atti del Convegno: Foibe revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica

AA.VV.

Foibe

Revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica


Atti del Convegno: Foibe: La verità. Contro il revisionismo storico
Sesto S. Giovanni (MI), 9 febbraio 2008


Collana di Resistenza Storica / Editrice KappaVu
Via Zugliano 42, 33100 Udine - info @ kappavu.it - telfax 0432-530540

dedicato a Pierluigi Visintin

Foibe. Atti del convegno
Indice:

Sigle e Abbreviazioni
pag.7
PRESENTAZIONE
pag.9
APPELLO ALL'ADESIONE E PROGRAMMA DEL CONVEGNO
pag.15
ADESIONI
pag.19
MESSAGGIO DI ANGELO DEL BOCA
MESSAGGIO DI GIACOMO SCOTTI
pag.22
RELAZIONE INTRODUTTIVA a cura del Comitato promotore
pag.25
MATTEO DOMINIONI L'occupazione italiana del Corno d'Africa
pag.31
ALESSANDRA KERSEVAN L'aggressione alla Jugoslavia ed il sistema dei campi di concentramento fascisti
pag.41
LUKA BOGDANIC Il movimento partigiano jugoslavo, la questione nazionale e delle nazionalità
pag.57
SANDI VOLK Foibe ed esodo, un binomio da sciogliere
pag.67
CLAUDIA CERNIGOI Foibe tra storia e propaganda
pag.79
PAOLO CONSOLARO (POL VICE) Presentazione di La foiba dei miracoli. Indagine sul mito dei "sopravissuti"
pag.99
COMITATO PROMOTORE Revisionismo storico e neofascismo oggi
pag.115

APPENDICI:

ALESSANDRA KERSEVAN Porzûs: il più grande processo antipartigiano del dopoguerra
pag.123
SANDI VOLK Cosa ricorda la repubblica?
pag.143
Elenco parziale dei caduti ai cui parenti sono stati concessi medaglia commemorativa e diploma della Repubblica Italiana in base alla legge istitutiva della giornata del ricordo con i dati rilevabili da diversi elenchi
pag.151
Comunicati stampa del comitato promotore del 19 dicembre 2007, 28 gennaio 2008, 13 febbraio 2008
pag.179
PROPOSTE BIBLIOGRAFICHE
pag.191
Dal libro:

Retro di copertina:

«La storia viene usata per l'oggi, per le esigenze politiche attuali. Si tratta di una campagna di intossicazione delle coscienze con riscritture, reinterpretazioni e falsità belle e buone, funzionali, da una parte, alla mobilitazione nazionalista, alla diffusione di stereotipi sciovinisti e razzisti, assunti ormai anche da buona parte del ceto politico di sinistra; dall'altra, alla criminalizzazione di chi oggi non si piega alle compatibilità del sistema capitalista. Tale campagna si concretizza anche nella legittimazione dei fascisti odierni, che diventano portatori di una ideologia come altre. Una ideologia dell'ordine, della sicurezza, autoritaria, fatta propria da buona parte del ceto politico autodefinitosi democratico. In questi anni molti si sono resi conto del significato della Giornata del Ricordo e molte sono state le iniziative per combattere questa campagna di intossicazione. E’, però, necessario combattere con maggiore efficacia, unendo le forze e le conoscenze. Questo convegno vuole essere un contributo in tal senso, non solo per rintuzzare e sbugiardare le menzogne che vengono propagandate, ma anche per fare un passo avanti per riappropriarci, nella sua interezza, della nostra storia.»

MESSAGGIO DI ANGELO DEL BOCA (pag.21):

Aderisco volentieri al vostro convegno Foibe: La verità. Contro il revisionismo storico. La mia posizione, sull’argomento, è ben precisata nel capitolo “Slovenia: un tentativo di bonifica etnica”, che appare nel mio libro “Italiani, brava gente?”, apparso in questi giorni anche a Lubiana con il titolo “Italiani, dobri ljudje?”. Per troppi decenni, sulle foibe, si sono scritte le menzogne più infami, dimenticando che nei Balcani il lavoro sporco lo hanno compiuto intyeramente gli italiani, seguendo le precise direttive dei più bei nomi del gotha dell’esercito di Mussolini. Era inevitabile, anche se oltremodo spiacevole, che alla fine del conflitto sulla frontiera orientale si sarebbe arrivati ad una resa dei conti. Contro il revisionismo storico in generale, e contro quello che ha dipinto le nostre imprese coloniali come missioni civilizzatrici, ho scritto una ventina di volumi, denunciando, per cominciare, l’impiego sistematico dei gas durante la guerra d’Etiopia, crimine sempre negato e ammesso soltanto nel 1998 dal Ministro della Difesa, generale Corcione.
Ho anche precisato, nei miei libri, che le guerre di conquista volute da Crispi, Giolitti e Mussolini, sono costate la vita di almeno 500 mila africani. Un progetto di legge, che porta il mio nome, per ricordare quelle vittime con l’istituzione di una giornata della memoria, giace negli archivi del Parlamento italiano e vi resterà per l’eternità.
Angelo Del Boca




Per la presentazione degli Atti del Convegno “Foibe: la verità. Contro il revisionismo storico
tenuto a Sesto San Giovanni (Mi) il 9 febbraio 2008:

La pubblicazione degli Atti con il libro “Foibe: revisionismo di Stato e amnesie della Repubblica”, assume, oggi, in un contesto di egemonia del pensiero politico-culturale, improntato al revisionismo storico, e di un progressivo, e latente, processo di fascistizzazione dello Stato, in senso autoritario e reazionario, uno specifico significato politico.

In primo luogo, la pubblicazione degli Atti è espressione di un tentativo in corso, indirizzato ad ulteriori e più impegnative iniziative, per verificare la possibilità di ‘re-inventare’, attualizzandola, una formula capace di coniugare l’impegno attuale nello scontro di classe di soggettività politiche, con l’esperienza e la competenza di compagni attivi, da anni, nella lotta per la ricostruzione della storia e l’affermazione della verità. In questo modo, abbiamo tentato, riuscendo almeno in parte nell’intento, di evitare un duplice rischio: da un lato di ricadere in un lavoro intellettuale che, pur significativo sotto il profilo delle competenze, risultasse un prodotto rivolto ad una cerchia ristretta di ‘addetti ai lavori’, dall’altro, in senso opposto, di concentrare il lavoro, esclusivamente, su un pur necessario ed attuale percorso politico di confronto e convergenza tra soggettività politiche sul terreno dell’iniziativa antifascista.

In secondo luogo, la pubblicazione degli Atti è espressione di una concezione e di una metodologia che sottolineano l’importanza di una produzione politico-intellettuale da utilizzare a scopo formativo, informativo e orientativo, da parte di chi, nell’impegno quotidiano sui vari fronti di lotta e dei movimenti, ha l’esigenza di approfondire ed inquadrare gli eventi storici, politici e sociali, e la lotta quotidiana contro il fascismo vecchio e nuovo nella prospettiva di trasformazione dell’esistente. E’ qui che la ‘memoria storica’ svolge non solo un ruolo decisivo nella possibilità di interpretare, conoscere e sintetizzare il presente, ma anche un ruolo fondamentale di stimolo della prassi collettiva ed individuale. Questo, nel momento in cui ‘memoria storica’ non è solo conoscenza e coscienza più approfondita dell’avversario di classe, che riemerge in forme nuove nel corso della storia e che rinvia ad una medesima struttura economica capitalistica e statale-borghese, ma è anche conoscenza e coscienza e, quindi, embrionalmente, ‘teoria’ della forza e delle potenzialità di resistenza e di trasformazione del mondo. Se nel passato la lotta contro il nazi-fascismo è stata capace attraverso la lotta di Liberazione di rovesciare un rapporto di forza sfavorevole alle classi subalterne, sino a definire una Costituzione borghese tra le più avanzate dell’Occidente capitalistico, questa è una lezione storica fondamentale che nessun percorso di revisione della ‘memoria storica’ può cancellare.

Riteniamo utile socializzare i contributi informativi/formativi rappresentati dagli Atti del Convegno del 9 febbraio scorso, organizzando con quanti sono interessati, presentazioni pubbliche del libro in numerose città, a partire dal mese di dicembre di questo anno.
Il significato delle presentazioni non deve essere legato, sul piano generale, solo alla discriminante antifascista e all’approfondimento dei contenuti dell’opposizione antifascista, ma anche connesso alla necessità di sviluppare contro-informazione, sensibilizzazione, contrapposizione, mobilitazione nei confronti della campagna politica caratterizzata e intossicata dal revisionismo storico e dall’intimidazione politica e squadrista verso compagni e militanti di sinistra. Questa campagna reazionaria vedrà da questo anno, ancor più degli anni scorsi, attivo il fronte politico-statuale, adeguatamente supportato da bande fasciste, nelle “celebrazioni” del 10 febbraio, giornata della riabilitazione dei criminali fascisti ribattezzati ‘martiri delle foibe’ e nella legittimazione di molteplici processi in atto di ‘fascistizzazione’ dello Stato.

Le presentazioni degli Atti possono avere un significato collettivo se verranno raccolte dai compagni e dai militanti come un’occasione per costruire contatti, rapporti e relazioni necessari alla diffusione di un modello capace di integrare, fino a fondere, storia e politica, cioè esperienza, competenza e iniziativa pratica, oggi. Si tratta, ovviamente, di un modello che non si propone di sostituire qualcosa d’altro, ma di integrare e rendere sempre più attuale quanto già esiste ed è in movimento grazie all’attività e al lavoro dei compagni e dei militanti politici.
In questo senso, l’attività del Comitato promotore va vista come un ambito ed un percorso di lavoro e di lotta aperto alla collaborazione paritaria con altri compagni, ma anche, e soprattutto, come un’occasione per chi voglia autonomamente, nella propria attività e realtà, coniugare informazione/formazione, mobilitazione e lotta in difesa della ‘memoria storica’ e delle radici del nostro futuro.